RIFLESSIONI POLITICHE

SUI SEGUENTI ARGOMENTI:

- COS'E' LA DEMOCRAZIA
- COME SI E' FORMATO IL SISTEMA DEMOCRATICO
- IL MERITO E LA COMPETIZIONE NELL'ECONOMIA DI MERCATO
- COMUNISMO O CAPITALISMO ?
- IMMIGRAZIONE
- IL TURISMO NON GENERA RICCHEZZA
- COME ORGANIZZARE IL LAVORO E I LAVORATORI
- SULLA CRESCITA DEMOGRAFICA E LA PARITA' UOMO-DONNA
- SVILUPPARE L'AGRICOLTURA
- SULL'ORGANIZZAZIONE MILITARE
- SULL'INEFFICIENZA DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA
- URBANISTICA E AGRICOLTURA
- LO SVILUPPO DEI PAESI AFRICANI
- SULL'ENTE FERROVIE
- SUL SISTEMA SANITARIO
- SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

ALTRI ARGOMENTI DI RIFLESSIONE



COS'E' LA DEMOCRAZIA

Nell'attuale democrazia non ci sono uguali opportunità per tutti, ma il dare di più ad alcuni implica toglierlo ad altri, similmente ad una monarchia, in cui si viene privilegiati in relazione alla famiglia in cui si è nati. Votare è inutile: chi garantisce che i risultati elettorali non vengano contraffatti?! L'attuale sistema non crea libertà per tutti ma privilegi per alcuni a danno di altri, tramite un meccanismo nascosto di favoritismi, raccomandazioni, simpatie, a danno di altri che non avendo le stesse opportunità, verranno svalutati, esclusi, costretti a emigrare, diventare servi di qualcuno.  La democrazia genera ricchezza ma soprattutto per coloro di cui alimenta il potere, per esempio degli imprenditori, per favorire la libera impresa, e non gli enti statali, sfruttando il denaro pubblico, che toglie a tutti gli altri con il Fisco. Il maggiore benessere economico attuale in confronto a quello dei secoli scorsi è dovuto solo al periodo di pace in cui viviamo che tuttavia è transitorio.  Il sistema che gli Stati Uniti ci hanno imposto genera libertà ma soprattutto per i ladri che o vengono lasciati liberi o chiusi in carceri in cui si vive oziando, cioè meglio di chi vive fuori dal carcere. Quello americano è un sistema di dominio che sfrutta il maggiore potere militare. Essi decidono cosa devono fare i leader delle nazioni nel mondo, se non vogliono essere eliminati. Le loro decisioni sono utili ad arricchirsi, favorendo commerci o imponendo blocchi e sanzioni alle altre nazioni. In "democrazia", il fare qualcosa in più di meritevole, non verrà premiato, ma semmai genererà invidia, verrà svalutato, perchè mette in crisi la conservazione dei privilegi di alcuni.  In Italia la Costituzione afferma inutilmente che siamo una Repubblica "fondata sul lavoro" senza chiarire che la parola "lavoro" può significare fatica e sudore, oppure solo dirigere, comandare, decidere cosa devono fare gli altri ed è solo questo che fanno i politici e nemmeno perchè occorrerebbe organizzare la società dando a tutti e ciascuno un compito da svolgere, mentre invece in democrazia molti devono rimanere disoccupati, affinchè vengano svalutati, abbandonati a sè stessi e si rendano disponibili anche al lavoro più servile.  Nel sistema democratico, gli ambienti di lavoro sono gerarchizzati: laddove tutti dovrebbero avere pari opportunità e diritti, in realtà molti impongono la propria posizione privilegiata tramite favoritismi con cui truffare chi dovesse raggiungere una qualche parità di merito. Difatti un posto di lavoro si ottiene tramite bandi di concorso in cui alcuni vengono sottoposti ad una selezione rigida, mentre per altri è sufficiente sfruttare le proprie amicizie corrotte. La democrazia è cioè fondata sulla falsa promessa che a tutti vengono offerte maggiori opportunità. Questo non avverrà mai perchè in realtà la società è portata per natura a differenziarsi in due classi: i padroni e i servi.  La democrazia consiste nel dare potere a chi rappresenta la maggioranza del popolo, tramite lo sfruttamento delle minoranze, ma le persone virtuose sono sempre rare e quindi una minoranza. Con gli stessi metodi, le nazioni democratiche, attraverso alleanze internazionali, sfruttano le nazioni con differente sistema di governo, che rimarranno escluse dai commerci, in perenne svantaggio economico.  Se il sistema democratico repubblicano fosse diverso da quello monarchico, non dovrebbe essere consentito trasferire i beni patrimoniali da padre in figlio come accadeva nel sistema monarchico, perchè il poter trasferire in eredità i propri averi genera una classe sociale costituita da famiglie stabilmente benestanti che conservano e accumulano progressivamente ricchezza e potere.  Anche in democrazia quindi la società è divisa in plebei e patrizi. Abbiamo per esempio la classe sociale di chi organizzare e dirigere il lavoro altrui, e la classe dei lavoratori che devono produrre ciò che viene consumato. 

COME SI E' FORMATO IL SISTEMA DEMOCRATICO

La scoperta dell'America ha trasformato l'ordine mondiale. In passato l'Europa occupava una posizione leader nel mondo, ma ora questo ruolo si è spostato nel Nord America grazie alle sue maggiori risorse economiche. Gli USA difatti ottennero l'Indipendenza dal re inglese nel 1777, e da allora la loro sudditanza si è ribaltata in padronanza. Essendo un territorio ricco e incontaminato, offriva lavoro e opportunità agli europei che volevano fuggire dalla condizione sociale più subalterna, cioè emigrare divenne il metodo con cui liberarsi da una oppressione e arricchirsi, causando un graduale crollo del potere dispotico dei sovrani europei. Anche il successivo tentativo di restaurazione tramite le dittature del '900, non poteva riuscire. Con la guerra civile americana del 1856 si ebbe uno scontro fra due sistemi economici differenti: quello degli Stati del Sud, che sfruttavano la schiavitù dei neri importati dall'Africa, e quello degli Stati del Nord invece, la cui popolazione era prevalentemente costituita da immigrati. L'abolizione della schiavitù ha generato un maggiore senso di libertà, ma essa in realtà si fonda sullo sfruttamento degli immigrati. La possibilità di emigrare in America, ha generato un'organizzazione sociale in cui per cercare lavoro si deve necessariamente spostarsi, dal Sud in una città nel Nord. Ma questo processo si sta esautorando. Gli immigrati come quelli africani, sono sempre più numerosi, sono ospiti sgraditi.  Lo Stato non contribuisce a favorire uno sviluppo ordinato delle imprese, cioè la gente non dovrebbe spostarsi alla ricerca di opportunità di lavoro. I lavoratori vengono stressati dal dover continuamente viaggiare, nonchè possiamo notare quanto siano aumentate le autostrade, le ferrovie, i treni, gli autobus, le auto.


IL MERITO E LA COMPETIZIONE NELL'ECONOMIA DI MERCATO

Con l'attuale sistema economico, la ricchezza di una nazione dipende dagli scambi commerciali, dall'import-export. La competizione commerciale lascia però nella miseria i paesi che mancano di competizione, condizione spesso voluta intenzionalmente perchè la concorrenza a qualcuno dà fastidio. Alcune nazioni non cresceranno mai economicamente, perchè la produzione non viene programmata da uno Stato centrale, in relazione alle necessità future e di tutti. Non ci si preoccupa se alcune nazioni non producono nulla. Analogamente non ci si preoccupa se molti giovani rimangono disoccupati. Ci si pone lo scopo di produrre solo quello che il mercato chiede, non quello che occorre realmente, favorendo consumi superflui.


COMUNISMO O CAPITALISMO ?

Tutti dovrebbero produrre qualcosa da poter vendere e scambiare con gli altri, ma gli scambi commerciali rendono necessaria la produzione di denaro. Produrre denaro è un furto che favorisce alcuni a danno del popolo cioè di tutti gli altri. Il sistema capitalista genera cioè ingiustizie. Il denaro verrà distribuito in base ai privilegi stabiliti da una gerarchia sociale. La società capitalista è una società di ladri. 
Laddove si è invece potuto stabilire invece che lo Stato debba e possa essere l'unico datore di lavoro, non c'è disoccupazione, si riduce il caos degli scambi commerciali producendo solo il necessario, opportunamente distribuito in relazione al merito.

Il capitalismo democratico ha bisogno di dividere il mondo in due regioni, quelle settentrionali, ricche e avanzate e quelle meridionali, come l'Africa, che rimangono stabilmente indietro, dove regna la miseria e vengono lasciati irrisolti e alimentati i conflitti armati, e da cui pertanto si deve e si puo' solo emigrare affinché nel nord possa affluire manodopera servile. Il capitalismo è un metodo di governo che sfrutta il commercio, e sebbene vengano tutelati e rispettati i limiti territoriali delle nazioni, una nazione si arricchisce ai danni di altre grazie ad un import-export che le favorisce o sfavorisce, nella misura in cui può imporre la democrazia, cioè il proprio illusorio metodo paritario, con l'uso delle armi. Disoccupazione e migrazioni esistono solo nei paesi capitalisti, ma il non lavorare non genera forse miseria? eppure gli americani illudono il resto del mondo di avere una organizzazione migliore ma solo perché loro possono imporsi con l'uso delle armi contro chi impedisce loro di avere di più.  L'Italia deve difendersi da tale sistema che è coloniale, tramite un accentramento della organizzazione delle imprese nello Stato, visto come il principale imprenditore. Le imprese devono svilupparsi, ricorrendo all'esproprio quando non è produttiva, per poterle aggregare e rendere competitive.

Il sistema capitalista é fondato sugli scambi commerciali e l'uso del denaro come mezzo di scambio. Le imprese nascono e si sviluppano solo dove l'economia é già fiorente. La libertà di produrre, la concorrenza e la competizione commerciale arricchisce chi é già ricco. Tale sistema economico genera un accentramento della produzione e della ricchezza nelle regioni in cui l'industria é maggiormente sviluppata, bloccandola in alcune altre, di solito quelle meridionali. Nel Nord si concentrano gli affari, le aziende, mentre le regioni meridionali possono fornire solo materie prime, fra cui la forza-lavoro dei giovani costretti a emigrare.
Viene accentrata solo in una determinata regione, solitamente settentrionale, la possibilità di produrre, lasciando nella miseria le regioni povere. Se per ipotesi si potesse unificare il mondo in una sola nazione, che senso avrebbe parlare di scambi commerciali? non ci sarebbe più import export!  Se pertanto una nazione difende il capitalismo, l'import-export, non vuole unità mondiale, ma solo poter sfruttare le regioni meno progredite e avremo che gli americani diventeranno sempre più ricchi.


IMMIGRAZIONE

Emigrare è l'opportunità di potersi inserire in un'altra nazione. La scoperta dell'America ed emigrare in America ha significato fino al secolo scorso, trovare nuove opportunità, arricchirsi. Gli americani, arricchendosi, si sono liberati dalla loro condizione subordinata di colonia europea, e continuano a ribaltarla imponendo al resto del mondo il loro sistema di governo, fintamente democratico.
Nel XIX secolo hanno abolito la schiavitù con Abramo Lincoln ma solo perchè possono ricorrere allo sfruttamento degli immigrati, cioè nuovi arrivati, ma in realtà la società umana è naturalmente portata a dividersi in una classe di padroni ed un'altra di schiavi.Raggiunta l'indipendenza e la continua e ancora potenziale crescita economica e militare degli Stati Uniti è avvenuta a discapito delle monarchie assolute europee che sono state demolite e trasformate in nazioni subalterne.Tuttavia l'immigrati non è sempre fonte di arricchimento, perchè in una nazione come in Italia, in cui c'è molta disoccupazione, possono solo approfittare degli aiuti pubblici e se ottenessero sempre ciò che vogliono, ne verrebbero sempre di più, cioè si appropriebbero delle opportunità che spettano agli italiani. Le migrazioni non sono sempre possibili ovunque, non dove l'organizzazione politico-economica non crea nuovi posti di lavoro. Gli immigrati in Italia difatti rimangono disoccupati.


IL TURISMO NON GENERA RICCHEZZA

Il turismo non genera ricchezza. Chi ricava soldi dai turisti, li spende anche lui per viaggiare.
A causa del turismo il denaro viene speso per la costruzione di alberghi, ristoranti e bar, per la manutenzione e la conservazione di piccoli e antichi centri abitati anziché avere solo poche grandi e moderne città. Anzichè realizzare città nuove e moderne, si vuole solo recuperare il vecchio sprecando le proprie risorse economiche ed energie lavorative. Il turismo impedisce il rinnovamento rendendo una nazione retrograde, un museo da cui i giovani non possono che scappare. Toglie spazio e risorse ai giovani. al progresso scientifico, alla Scienza e alla Tecnica. Si rimane fermi per poter lasciare immutato un quadro pittoresco che relega l'Italia nella sua arretratezza, anzichè rinnovarsi. Il culto turistico del passato impone di lasciare tutto immutato e non crea nuove città per i giovani, che fuggono via, lasciati a sè stessi, affinchè divengano socialmente inutili. Ma se non si utilizzano i giovani nel lavoro, con il loro maggiore vigore fisico, chi si dovrebbe far lavorare? i vecchi? I giovani vanno a scuola, illusi che li renderà più intelligenti. La mediocrità è il requisito caratteristico della maggioranza del popolo, e viene imposta come moda. Siamo strapieni di palazzi antichi e monumenti, che mostrano gli aspetti del nostro passato ma anche la nostra natura nascosta di una società monarchica. L'Italia é una nazione che blocca lo sviluppo della Scienza e della Tecnica; la sporcizia è ovunque lungo le strade. Ci viene imposto di conservare tutto ciò che antico, e per esso vengono impiegate quelle risorse economiche spettanti ai giovani, alla modernizzazione, per cui le città italiane nel futuro non potranno essere moderne.


COME ORGANIZZARE IL LAVORO E I LAVORATORI ?

Trovo significativo che i giovani tossicodipendenti per poter uscire dal tunnel della droga debbano ricorrere alle comunità terapeutiche come metodo di recupero sociale, proprio perché il loro problema è anche una condizione di convivenza errata. In passato, quando i giovani si accorgevano di non avere un futuro lavorativo, decidevano di entrare a far parte delle forze armate, e non vi è motivo per cui oggi non debba più avvenire, cioè le caserme militari potrebbero accogliere disoccupati e indigenti, trasformando quello che era un obbligo alla leva militare in opportunità di lavoro. Il lavoro impone convivenza, ma in organismi alternativi a quella solita della famiglia. Partendo dalla constatazione che è con l'uso delle armi che viene instaurato un determinato ordinamento sociale e politico, il servizio di leva militare obbligatorio anzichè essere abolito, avrebbe dovuto essere uno strumento per organizzare e inserire i giovani in un'impresa, anzichè farli tornare a casa e lasciarli disoccupati e consentire loro di diventare drogati, ribelli e scapestrati.
SINDACATI
Quando si devono difendere i lavoratori occorre fare una distinzione fra ivari generi di attività lavorative. Quello degli impiegati che trascorrono il tempo seduti, non è vero lavoro I difensori dei lavoratori fanno sempre confusione. Il vero lavoro è e resterà sempre una condizione di schiavitù. È una condizione immutabile che si può solo condividere.
VOLONTARIATO 
Il lavoro è una costrizione dovuta alla necessità di doversi sostenere economicamente, ma alcune attività potrebbero anche essere scelte e prestate come volontariato. Svolgere attività come volontario potrebbero dar diritto a usufruire di servizi gratuiti
PART-TIME
Lavorando tutti meno, è possibile far lavorare tutti? No. La produttività si riduce quando non viene premiata la maggiore operosità. Per aumentare la produttività il lavoro va ricompensato e non solo con il denaro, ma anche con incarichi più prestigiosi.
ASSOCIARE LAVORO e VACANZA
Dal momento che molti amano viaggiare all'estero, si potrebbero organizzare attività lavorative all'estero, anche allo scopo di poter imparare l'inglese.
INTEGRARE PIU' POSIZIONI DI LAVORO
Ci sono tante soluzioni per evitare lo spreco del tempo. Uno di questi è la possibilità di poter fare più attività contemporaneamente, anche integrandole alternativamente.
TRASFERIRE IL PROPRIO POSTO DI LAVORO
I giovani potrebbero accompagnare i genitori nelle aziende, per poi, potrebbero prenderne gradualmente il posto.
ORARI DI LAVORO DIFFERENZIATI
Lavorare anche di notte, significa fare tutto più in fretta. Si potrebbe anche applicare più volte l'ora legale, inducendo la gente ad alzarsi all'alba, risparmiando l'energia elettrica per l'illuminazione serale.
POSTI DI LAVORO DIFFERENZIATI PER ETA' E SESSO
Ogni posizione di lavoro dovrebbe essere destinata ad un determinato tipo di lavoratore, in relazione al vigore fisico del lavoratore.
SERVIZIO DI LEVA MILITARE OBBLIGATORIO
Secondo me sarebbe utile ripristinarlo ma con una durata di un solo mese. Non si può lasciare i giovani disoccupati in casa ma si potrebbero utilizzare per finalità utili alla società, come la raccolta dei rifiuti. Diventerebbe un peso per le Casse dello Stato? 


SULLA CRESCITA DEMOGRAFICA E LA PARITA' DEI DIRITTI UOMO-DONNA

Perchè la società umana diventa gerarchica? Le disparità sociali sono una conseguenza della crescita demografica. L'istituto della famiglia genera un comportamento egoistico, finalizzato al personale arricchimento, da poter trasferire ai figli. Una società esemplare dovrebbe essere invece monastica.
Il pianeta Terra e la nostra capacità di sfruttarne le risorse, ha un limite. La capacità di produrre dei suoi abitanti non può consentire una crescita demografica illimitata. In passato la crescita demografica non era considerato un problema, perchè le guerre sfoltivano i popoli. Essendo le guerre non più possibili, la crescita demografica viene controllata con metodi diversi. La Natura ci obbliga alla conservazione della specie ma alla selezione e al miglioramento evolutivo, per cui il sesso divide la gente in padroni e schiavi, benestanti ed emarginati. La maggiore libertà e risorse per alcuni, a discapito di altri, genera persone sessualmente represse. Questo differente potere si manifesta anche nella occupazione o disoccupazione, cioè alcuni ottengono una fonte di reddito stabile, mentre altri vengono abbandonati a sè stessi, sfruttati o licenziati.

Le nazioni dovrebbero essere monastiche e quindi abitate o solo da uomini o solo da donne.
Lo Stato non deve premiare chi fa figli.
La Costituzione della Repubblica italiana è una enunciazione di diritti e di doveri. E' stato stabilito che tutti abbiamo gli stessi diritti e al lavoro.
Il diritto al lavoro sembra voler illudere che per lavoro si intenda un'attività piacevole, che non impegna fatica e garantisce un reddito sicuro. Lavoro è invece un dovere, quell'insieme di attività obbligatorie e necessarie per poter vivere in una nazione civile e benestante, fra cui costruire edifici, strade, ferrovie, alla coltura dei terreni, alla difesa militare. 


SVILUPPARE L'AGRICOLTURA

L' agricoltura è un settore prioritario dello sviluppo economico. Richiede però organizzazione e meccanizzazione.
Quando per esempio l'agricoltura era il solo settore produttivo, non ci si poneva il problema della disoccupazione, perché l'agricoltura ne è la cura perchè la disoccupazione è il pretendere di poter svolgere solo attività impiegatizie direttive. Nel mondo ci sono miliardi di persone in attesa di venire occupate, che emigreranno nel Nord industrializzato, e non si può pensare di dare a tutti opportunità di lavoro che richiedono istruzione.
L'agricoltura è il settore che
- può garantire lavoro ovunque e non solo nel nord industrializzato, per cui non causa migrazioni.
- non pretende istruzione tecnica ed esperienza come invece l'industria.
- consente una maggiore occupazione della donna
- cura e conserva la Natura.
Al fine di ottenere un continuo maggiore sviluppo agricolo occorre razionalizzare i sistemi di produzione, di raccolta e distribuzione, semplificare e velocizzare i traffici per poter esportare sempre più lontano, trasformare i generi alimentari in prodotti più duraturi nel tempo.
Non si deve lasciare alcun terreno incolto, così come lasciare inutilizzata una macchina in una fabbrica, così come non si può lasciare a non far nulla disoccupati tanti giovani, nel pieno del loro vigore fisico.
La facile vendita e distribuzione della terra agli agricoltori, ha provocato un caos nello sviluppo urbano edilizio e rende impossibile lo sfruttamento esteso e meccanizzato della terra.
Per quanto le colture agricole, penso che si debba preferire la coltura di piante facilmente meccanizzabili, evitare le monocolture dell'ulivo e della vite, preferendo colture che consentano un periodico cambio di destinazione agricola dei terreni.
Anche il perfezionamento genetico delle piante come con gli O.G.M. non è sbagliato.
La gestione della terra va affidata a imprese meccanizzate, mentre abitare in campagna deve essere consentito solo ai braccianti agricoli, nei periodi e nei limiti richiesti dalle colture.
Gli agricoltori, delusi da uno scarso e incerto guadagno, abbandonano la loro attività.
Per rendere l'agricoltura sempre più potenzialmente produttiva, occorre una maggiore partecipazione dello Stato.
Nel sistema liberale dell'economia di mercato, gli agricoltori, non sapendo cosa produrre, come e dove smerciare i loro prodotti, diventano improduttivi.
Non ci dovrebbe essere un solo metro quadrato di suolo abbandonato. Anzichè preoccuparci dello sverdimento dell'Amazzonia, della desertificazione dell'Africa, dovremmo preoccuparci del disastroso modo con cui viene sfruttato il nostro territorio, di come si sviluppano le nostre città. Nelle piazze, lungo le strade urbane, si dovrebbero piantare alberi e si potrebbero coltivare piante utili, alberi da frutto come castagni, noci, e anche in vaso, al posto di tanti stupidi monumenti e fontane. Di quali infrastrutture ha bisogno l'agricoltura?
Per cominciare quelle necessarie alla distribuzione dell'acqua.
Così come vengono realizzati lunghi gasdotti in grado di trasferire petrolio e gas per migliaia di chilometri, si potrebbero analoghi condotti per trasferire acqua dai luoghi in cui è in abbondanza, per favorire lo ovunque lo sfruttamento agricolo del territorio. Si dovrebbero recuperare i terreni inutilizzati e migliorare lo sfruttamento di quelli declivi, lungo le scarpate dei monti, delle strade, dei fiumi, che vediamo riempirsi di erbacce e immondizia, così come fanno per le risaie a terrazza nelle regioni del sud-est asiatico. Lo Stato non deve abbandonare a sè stessi gli agricoltori, ma deve stabilire l'indirizzo produttivo di ogni singolo appezzamento, e provvedere alla trasformazione e vendita dei prodotti agricoli. Gli agricoltori devono cioè essere lavoratori dipendenti di un ente statale come avviene per le guardie forestali. Lo Stato potrebbe acquistare e smerciare tutto quello che un qualsiasi agricoltore produce, al fine di garantirgli un reddito stabile, imponendo la produzione di prodotti preferenziali, e sviluppandone il commercio e l'industria conserviera. Nel dopoguerra ci si poneva lo scopo di abbattere il latifondismo, dividendo e distribuendo la terra coltivabile, poichè ci si pose la necessità di affidare la terra a chi la coltiva, ma in realtà attualmente possiamo notare che in questo modo si è causato l'abbandono delle attività agricola, poichè la parcellizzazione della proprietà terriera ne ha impedito lo sfruttamento meccanizzato, perchè un piccolo agricoltore non ha i mezzi economici e tecnici per rendere competitiva la propria impresa, e la campagna è diventata solo un luogo da sfruttare abusivamente a scopo edilizio. La terra non può che ritornare proprietà dello Stato, e ceduta agli agricoltori fino a quando ne hanno una gestione ottimale, per cui se un'impresa non produce nulla, deve essere confiscata. I terreni agricoli devono pertanto essere nuovamente confiscati e acquistati dallo Stato, per poi venire ricompattati e redistribuiti a chi la terra la coltiva e cioè a quelle imprese agricole che possono crescere facendo uso delle più moderne tecnologie. Le piante dovrebbero essere migliorate geneticamente.
Io penso sia utile abbandonare le tradizionali colture come quelle secolari dell'ulivo e dell'uva, perchè gli stessi prodotti si possono ottenere ormai più facilmente, come per esempio l'olio che si può ricavare dalle alghe, ed anche perchè occorre cambiare, rinnovarsi, e quindi occorre sostituire alle monocolture piante nuove, coltivabili con metodi nuovi, più facilmente meccanizzabili, nonchè piante avente maggiore importanza nutritiva come i cereali, migliore conservabilità, produttività. E la coltivazione della vite, per la produzione di vino è una delle colture più stupide, perchè richiede troppo lavoro e impegno di altre colture più importanti, sia perchè bere vino a tavola è solo una stupida bevanda acetica che fà ingrassare, una sciocca abitudine e non invece una necessità, ed inoltre il vino è una bevanda sostituibile con altre, più facile da produrre, come la birra. Penso convintamente che sia un errore ridurre l' agricoltura alle sole e inutili colture di olive e uva, perchè se ne impedisce il rinnovamento, la modernizzazione, la sperimentazione di nuove piante, bloccando e demotivando il settore economico più importante, che non solo deve soddisfare i bisogni alimentari di una popolazione mondiale in crescita ma potrebbe azzerare la disoccupazione. Io penso che in agricoltura lo Stato deve provvedere ad incrementare il suolo coltivabile strappandolo a strade e città, deve rendere maggiormente produttivo quello che lo è già, nonchè affidarlo a chi ne ha una gestione ottimale meccanizzata. Lo Stato deve imporsi, confiscando la proprietà privata a chi ne ha una pessima gestione, comprandola e rivendendola, affinchè non rimanga improduttiva e affinchè sia possibile realizzare progetti più innovativi e possa avanzare il progresso tecnologico. 


SULL'ORGANIZZAZIONE MILITARE

Non esiste Pace che non venga imposta con la Guerra. Un ordinamento politico non può prescindere da una organizzazione militare al fine di imporre la Legge. La supremazia militare è all'origine della supremazia anche economica e tecnologica. La gerarchia sociale in cui siamo ingabbiati è stata costruita con l'uso delle armi. Chi governa lo fà grazie alla possibilità di imporsi con le armi, prendendosi sempre e comunque la ragione. Ogni nazione è gerarchizzata come negli ambienti militari, ma tale gerarchia deve premiare i meritevoli e non chi nasce dai ricchi. Le armi consentono anche di imporre le leggi, di punire i reati. Ma i reati vengono puniti? Oggigiorno si riducono le pene detentive a causa del sovraffollamento dei carceri, si lascia libera la gente che delinque, forse perchè si vuole che la nazione rimanga ingovernabile. Cosicchè anzichè aumentare le pene, esse diminuiscono. Si dovrebbe invece costruire un maggior numero di carceri, facendole costruire ai carcerati, perchè sono loro a dover lavorare per gli altri e non il contrario. Avere più carceri significa avere più giustizia, progredire. Attualmente invece denunciare qualcuno e portarlo in un Tribunale significa dover spendere molti soldi inutilmente, perchè passeranno gli anni, non saranno sufficienti le prove, i reati verranno prescritti. Un malcapitato vittima di un'ingiustizia non può disporre delle sufficienti prove richieste perchè si mobiliti un Tribunale, perchè non viene aiutato dalla Polizia, avendo troppo da fare con i tanti delinquenti lasciati tutti liberi, si muove solo dopo che un qualche Giudice gliene fa richiesta e solo quando il crimine è ormai compiuto o il ladro è ormai scappato. Se mai un delinquente verrà arrestato, essendo i posti nei carceri troppo pochi, verrà liberato in anticipo, mentre nel contempo i reati si moltiplicano. La società non viene ripulita dai delinquenti per cui comportarsi bene significa attirarne l'attenzione e diventare un pasticcino appetitoso di cui cibarsi. Il carcere di oggigiorno è una buffonata, non un luogo di pena, ma si resta tutto il giorno a non far nulla, a riposare, un vero lusso. La Giustizia non è punitiva ma lasciva, perdonista, una rete dalle maglie molto larghe. Si è perso il senso logico della Giustizia perchè a chi occupa le cariche amministrative non è richiesto essere intelligente, per cui tutti i reati rimangono impuniti, e vige l'errata convinzione che la Giustizia non possa essere retroattiva, per cui basta un pò di ipnotismo, o riuscire a ingannare momentaneamente un Giudice per restare libero.


SULL'INEFFICIENZA DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA

Premesso che il sistema politico in cui viviamo non è democratico e paritario, non si può diventare tutti dottori.
In Italia, tutti possono frequentare una scuola pubblica e raggiungere i più alti livelli di studio ma in realtà si viene ingannati, trascurati, viene alimentata l'insicurezza, la stupidità.
Durante il periodo monarchico era evidente che una parte della società non poteva studiare. La società non è cambiata nella sua natura. E' quindi sbagliato credere che la scuola pubblica sia una opportunità per tutti. Essa si adegua e rispetta una gerarchia sociale, imponendo occulte forme di prepotenza.
La scuola pubblica mira a conservare e ricreare una gerarchia all'interno di quella mini-societa' che è l'aula scolastica, una gerarchia che lo studente dovrà affrontare anche dopo la scuola. Il bullismo è un aspetto di quella gerarchia, della democrazia, in cui la maggioranza non ha motivo di impegnarsi e migliorarsi, e impone dispoticamente il proprio modo di pensare, le proprie abitudini, alle minoranze.
Solamente chi ha la possibilità e la capacità di farsi rispettare acquista potere, valore sociale.
La scuola distrugge psicologicamente chi è indifeso.

L'organizzazione della scuola non deve creare classi eterogenee ma mettere assieme studenti simili tra loro, nelle loro qualità e caratteristiche, perchè laddove c'è omogeneità non c'è gerarchia e sopraffazione.
La scuola pubblica essendo un riflesso del sistema politico democratico, non punisce i comportamenti ribelli, perchè premia chi fa parte della maggioranza. Chi è in minoranza viene represso, offeso, non riceve ciò che merita.
Se si vuole investire di più nella scuola pubblica, anzichè avere insegnanti più pagati dovrebbe invece premiare lo studente, con una occupazione lavorativa.

Cosa quindi cambiare?

1. I titoli scolastici danno diritto ad un posto di lavoro
Consentire l'accesso ad una posizione di lavoro equivalente a quella ottenuta da altri con lo stesso titolo e la stessa modalità. La scuola lascia i giovani con un inutile documento, mentre invece tutti dovrebbero avere uno scopo negli studi, sapere cosa studiare, sapendo che potranno certamente svolgere un'attività compatibile con ciò che hanno studiato e quindi perfezionarsi, anzichè condurre studi generici. Il titolo di studio dovrebbe essere già sufficiente a ottenere un impiego. Non è ammissibile che lo Stato faccia studiare i giovani per poi abbandonarli con un titolo che non consenta già di ottenere direttamente una opportunità di lavoro, costringendoli a ulteriori concorsi, che implicano ulteriori costi economici, perdita di tempo e c'è corruzione. Nella nostra società si rimane disoccupati se non si è raccomandati. Studiare non viene premiato, anzi, chi studia viene trattato da imbecille perchè in realtà la gente non vuole ragazzi più intelligenti ma lavoratori. 

2. Abolire le interrogazioni in aula.

Occorre interrogare e giudicare gli studenti in un luogo diverso dalla loro aula dove ci sono i loro compagni di classe. Gli insegnanti non dovrebbero nemmeno esprimere giudizi o imporre interrogazioni. La scuola con i suoi giudizi, condiziona, struttura, danneggia la psicologia dello studente, rendendoli inibiti o ribelli. Gli studenti devono essere giudicati ma stare assieme a compagni che siano simili a loro, stessi voti, stessa intelligenza, stessa capacità di apprendimento, stesso comportamento, cioè le classi scolastiche non devono essere eterogenee per cui devono anche essere separate le.scuole femminili da quelle maschili. Le interrogazioni devono avvenire in una stanza diversa e con professori differenti da quelli con cui sono abituati a stare insieme. Nè le interrogazioni devono sottrarre tempo alle lezioni, perché lo scarso interesse, il mancato impegno, la incapacità di alcuni non deve rallentare le lezioni per tutti gli altri. La scuola pubblica non deve premiare con inutili voti e titoli, ma con posti di lavoro. I voti vengono utilizzati solo come metodo per identificare l'imbecille che la sera studia affinché la mattina possa consentire ai suoi compagni di classe, di poter riascoltare e ripetere le lezioni precedenti, e potersi divertire anziché studiare a casa. Gli insegnanti non devono esprimere giudizi sui ragazzi, perchè questo compito di identificazione e classificazione deve essere affidato a persone competenti, ad una commissione esterna, che vigila l'attività svolta dagli studenti anche tramite videocamere. 

3. Solo materie scientifiche.
Si osservi che la scuola pubblica diffonde una cultura generica, inutile, come già fa la TV. A scuola si dovrebbero insegnare solo materie scientifiche, le altre materie letterarie e filosofiche, per le quali esiste la tv, i luoghi all'aperto, i giardini pubblici. Si dovrebbe dire basta a quelle materie scolastiche come la letteratura, la religione, la filosofia e le altre prive di sperimentazione scientifIca, e che pertanto si possono ascoltare tramite tv. Chi si occupa di scienza, ha una funzione socialmente più importante perchè favorisce il progresso tecnologico e lo sviluppo economico di una nazione. Chi si dedica a studi scientifici va premiato. Chi si impegna in tali materie, deve essere ricompensato in ogni fase degli studi, nonché al termine degli studi, con una collocazione lavorativa che deve essere garantita. Chi studia le materie scientifiche devono essere incoraggiato e ricompensato, gli altri no. La scuola potrebbe collaborare con la TV e con la radio, se una lezione scolastica deve consistere solo nell'ascolto, come per le materie letterarie, filosofiche, come con il consorzio universitario Nettuno. Attualmente l'istituzione scolastica favorisce chi studia le materie letterali, che
non richiederebbero necessariamente nemmeno strutture scolastiche, potendo essere frutto di discussione in tv, conferenze o in luoghi all'aperto.

4. Migliore uso della trasmissione in TV e della radio
La TV causa di danni alla capacità di apprendimento, perchè è un mezzo di intrattenimento e distrazione, con le interruzioni pubblicitarie. Ma può diventare uno strumento di istruzione creando canali monotematici culturali.

5. Orari serali
Chiunque deve potersi istruire e quindi dovrebbero esserci scuole aperte anche in orari serali. In tal modo diventerebbero accessibile a tutte l'età, anche a chi lavora o è rimasto disoccupato perchè è necessario imparare sempre qualcosa in più. La scuola serale consentirebbe anche un percorso più rapido per quegli studenti che vogliono raggiungere più velocemente un titolo o che vogliono ripetere più volte un argomento di studio, perchè sono rimasti indietro rispetto ai loro coetanei. La stessa lezione può essere ripetuta da insegnanti differenti in orari differenti, anche serali, in modo che nessuno studente possa accedere alla lezione successiva senza aver pienamente acquisito una lezione

6. Più disciplina
Tutto ciò che si fa in un'aula scolastica deve essere controllato tramite videocamere e videoregistrato.
La condotta degli studenti va sottoposta a controllo, per poter classificare il genere e il livello di intelligenza degli studenti, separandoli in diverse aule, in relazione alle loro attitudini, al comportamento, al profitto, agli interessi culturali. Nonchè far pagare chi genera danni.
Occorre dividere gli uomini dalle donne perchè i metodi utilizzati nella scuola pubblica sono diventati troppo morbidi cioè è stata trasformata in uno strumento utile solo a favorire le donne, un esercito di professoresse che sopprime l'intelligenza maschile.

La disciplina nella scuole è peggiorata con l'affermazione nel mondo della democrazia americana, poichè un popolo ribelle rende ingovernabile una nazione e questo favorisce altre nazioni più diligenti.
A causa del crollo del fascismo, e la colonizzazione dell'Italia, ormai gli studenti sono sempre più sfaticati e le scuole sempre più inutili, per cui in esse si verifica il fenomeno per esempio dello sciopero con i pretesti più svariati.
La gratuità della istruzione per tutti quando nella società non sarà mai consentito a tutti di diventare dottori, ha reso la scuola un parcheggio in cui prendere in giro chi vuole studiare poiché nella realtà si sfruttano metodi come la raccomandazione per migliorare la propria posizione sociale. Ma forse se il titolo di studio venisse sostituito da un impiego, chi si impegna nello studio verrebbe finalmente premiato.  


URBANISTICA e AGRICOLTURA

Una migliore pianificazione stradale consentirebbe trasporti rapidi e semplici, strade che seguono le sole direzioni nord-sud o est-ovest, consentirebbe un più razionale sfruttamento del territorio. Siccome tutto ciò che si costruisce viene destinato per permanere in eterno, ritengo importante una programmazione il più lungimirante possibile. Quindi dividere i terreni secondo linee ortogonali e parallele al riferimento di Greenwich, direzioni lungo le quali dovrebbero svilupparsi tutte le strade, e sotto ad esse i canali sotterranei per la distribuzione delle acque, dei cavi elettrici, e di tanti altri servizi. Un governo che abbia voglia di azzerare la disoccupazione e la miseria deve preoccuparsi affinchè tutti possano avere una casa, perchè non è possibile lavorare senza poter disporre una casa in cui riposare. il poter disporre di una casa rende più facile l'inserimento lavorativo. Perchè continuare a vivere in città antiche anziché moderne e spendere il denaro pubblico pur di poterle conservare per sempre? Perchè ci viene imposto di vivere senza pensare al futuro. L'Italia non avrà mai grandi città ma solo un insieme innumerevole di borghi di campagna estesi a dismisura. L'edilizia, le costruzioni sono un settore capace di rimettere in movimento la produzione economica. Ma attualmente non si può più costruire perchè non si vuole nel contempo anche distruggere. A differenza di quanto accadeva nel passato, quando le guerre imponevano di distruggere qualcosa e quindi questo consentiva il rinnovamento, oggigiorno invece il denaro anzichè essere utilizzato per costruire qualcosa di nuovo viene sprecato per recuperare e riparare eternamente ciò che è vecchio. Il turismo mira a bloccare lo sviluppo e la modernizzazione di una nazione. Il culto dell'antico è causato da un sistema politico in cui chi occupa posizioni di potere non è spodestabile. Il turismo spreca la forza lavoro dei giovani nei bar e nei ristoranti anziché nell'industria. Una parte della popolazione vive agiatamente, mentre gli altri, fra cui i giovani, sono costretti ad andarsene. L'Italia è fatta di numerosi piccoli Comuni, sparsi disordinatamente, cioè di un'urbanizzazione confusa, una poderosa burocrazia amministrativa, che fa crescere i costi della politica e le opportunità di corruzione, che è proporzionale al numero dei politici. Ci dovrebbero essere invece molti meno Comuni, per cui varie migliaia di centri abitati non solo non devono avere una propria amministrazione, ma devono finanche venire smantellati, al fine di avere solo grandi città, e quindi maggiore progresso tecnologico. La rigenerazione delle città deve essere gestita da un'ente nazionale per l'edilizia. Lo Stato deve decidere cosa espropriare, cosa demolire, acquistare e rivendere, generare centri abitati più moderni. Lasciare invece ai Comuni l'arbitrio di decidere cosa e dove costruire significa generare caos. Si consente lo sviluppo urbano anche dei più piccoli Comuni, anche i più antichi, anzichè bloccarne lo sviluppo e consentire la crescita solo delle città più grandi al fine di renderle più moderne. I singoli cittadini dovrebbero poter costruire solo ciò è stato già progettato dallo Stato. L'arte è un insieme di cianfrusaglie, un emblema della vanità e dell'empietà, mentre le città-museo sono luoghi invivibili, che fermano lo sviluppo economico di una nazione. Chi si occupa di arte è un empio che si auto-esalta. L'architettura non può essere considerata arte perchè genera eccessiva e caotica urbanizzazione. I centri storici vanno demoliti per poter restituire spazio agli alberi, ai boschi. Il turismo riempe le città di negozi, alberghi, bar, ristoranti perchè si vuole indurre la gente a consumare di più ma questo non significa diventare più ricchi, come sosteneva Keynes. Il nostro modello di sviluppo economico è fondato sul CONSUMISMO cioè genera CONSUMO eccessivo anche del territorio. Si ritiene erroneamente che consumando di più si potrà produrre di più ma in realtà in tal modo si impedisce che le regioni poveri possano svilupparsi. Chi abita in campagna coltiva la terra? no? e allora è abusivismo! Lo Stato dovrebbe detenere la proprietà dei terreni agricoli e concederla solo a chi la coltiva. Lo sfruttamento agricolo dei terreni deve essere affidato solo alle grandi imprese e non ai piccoli agricoltori, i quali non potendo produrre a costi competitivi, non possono che trasformare il loro terreno in un affare per la speculazione edilizia. Si consente di edificare in campagna, sprecando suolo agricolo, quando invece si potrebbe abitare in tunnel sotterranei, o in case mobili realizzabili con stampanti 3D, o case sospese su pilastri, o galleggianti sul mare. La gente fugge dalla città e preferisce abitare in campagna perchè le nostre città sono invivibili in quanto mancano di criteri moderni. Si costruisce già abbastanza per tutti ma se esistono località come quelle frequentatissime d'estate, in cui sono stati spesi tanti soldi per realizzare infrastrutture turistiche, perchè non possono diventare città residenziali anzichè popolarsi solo pochi mesi estivi?! Perchè per poter vivere in un ambiente più vivibile si deve possedere una casa per l'inverno e un'altra per l'estate? La gente che ama contemplare monumenti antichi perchè si dimentica della Natura, degli alberi, degli animali, dei boschi, della pulizia delle spiagge, del mare? I mari, le campagne, le strade sono stra-piene di immondizie di ogni genere, perchè la gente non viene educata a raccogliere ciò che butta. Si ha uno sfruttamento eccessivo del territorio anche a causa di uno sviluppo stradale che non viene reso lineare e semplificato. Lo sviluppo stradale dovrebbe seguire le sole direzioni orizzontale e verticale, con riferimento ai meridiani e ai paralleli di Greenwich, al fine di avere un'espansione urbana razionale e un minore spreco nei trasporti.


LO SVILUPPO DEI PAESI AFRICANI

In Africa ci sono grandi fiumi, fra cui il Nilo, nonchè grandi parchi naturali protetti come in Kenia, con tanti animali lasciati liberi per poi essere sbranati da leoni e coccodrilli, quando nel contempo tantissima gente che non ha niente da mangiare. Le acque dei fiumi potrebbero essere convogliate in un sistema di tubazioni sotterranee, con una rete stradale e ferroviaria che si sviluppa su percorsi perfettamente verticali e orizzontali secondo i meridiani di Greenwich. Le sabbie dei deserti potrebbero essere convogliate nei bacini marini fra cui il Mar Rosso, il Golfo Persico, il Mar Nero. Le tempeste di sabbia bloccate con la realizzazione di muri di contenimento. Con l'ingegneria genetica si potrebbero realizzare alberi e piante resistenti al caldo e alla siccità.


SULL'ENTE FERROVIE

Lo sviluppo delle strade ferroviarie, come quelle urbane, dovrebbe seguire regole più semplici perchè questo renderebbe più veloci anche i traffici. La semplicità aumenterebbe con strade che seguono le sole direzioni nord-sud o est-ovest e quindi anche i terreni dovrebbero venire divisi secondo linee ortogonali e parallele al riferimento di Greenwich. Il riferimento che si dovrebbe seguire in Italia è la direttrice Roma-Berlino, cioè il 13esimo meridiano, nonchè la direttrice Torino-Ferrara, cioè il 45esimo parallelo, ed oltre ad esse anche una linea che fiancheggia le coste. L'ente ferrovie non deve avere percorsi contorti, grovigli che diventano sempre più complessi. Le città sarebbero piccoli centri abitati, costituiti soprattutto da grattacieli, distribuiti lungo percorsi lineari. I treni per poter essere veloci devono collegare città moderne e non centri antichi. Le stazioni ferroviarie potrebbero diventare mega-edifici cioè anche abitazioni, scuole, uffici, alberghi, ristoranti, centri commerciali, sviluppandosi di più in altezza. Lo sviluppo della rete ferroviaria è conseguenza dello sviluppo urbano. E' sbagliato consentire la crescita urbana dei centri antichi, perchè è inevitabile che aumenti il caos, l'inquinamento, la sporcizia. Si deve invece abitare in edifici nuovi, in città costruite ex-novo. 
Riguardo al modo in cui vengono costruiti i binari, essi occupano troppo spazio con le loro poderose scarpate di pietrisco, che potrebbero invece venire realizzate con gabbioni metallici. Inoltre, le linee ferroviarie dovrebbero essere fiancheggiate da strade per il soccorso e la manutenzione. 
Al fine si favorire lo sfruttamento dell'energia solare, coprirei treni ed edifici con pannelli fotovoltaici. 
Contro la disoccupazione, proporrei di elargire ai disoccupati, abbonamenti e biglietti di viaggio gratuiti per motivi di lavoro, sui treni meno affollati: è uno spreco avere treni che viaggiano semivuoti.


SUL SISTEMA SANITARIO

L'attuale sistema sanitario NON è carente nel numero di strutture ospedaliere, ma è proprio la loro estesa diffusione che ne limita lo dimensioni, ed il maggiore progresso tecnologico. E' come avere tanti piccoli centri abitati, con casette da due piani, anzichè grandi città con grattacieli altissimi. Perchè avere tanti ambulatori e medici di base, quando si potrebbero riunificare negli ospedali dove avere tutte le apparecchiature esistenti e potersi rivolgere direttamente al medico che si ritiene più competente?!


SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Occorre una maggiore differenziazione dei rifiuti, tramite bidoni e la raccolta porta-a-porta e centri di raccolta dell'usato.
Manca la sensibilità della gente per il rispetto dell'igiene ambientale e pertanto occorre coinvolgere tutti nel loro servizio di raccolta dei rifiuti, tramite periodi di lavoro a tempo determinato, nonchè in attività di volontariato che devono essere sempre ricompensate e premiate.
Si dovrebbe recuperare l'usato affidandoli ad un centro di vendita pubblico.
Nel nostro sistema economico che incoraggia i consumi si tende a gettare via tutto facilmente, a produrlo in modo che duri poco e difficilmente riparabile.
Occorre selezionare le produzioni industriali, impedendo quelle di minore qualità.
Nelle scuole, che dovrebbero essere tecnico-scientifiche si dovrebbe imparare a riparare di tutto: motori, strumenti.
Si potrebbe imporre il confezionamento dei prodotti con un solo tipo di plastica al fine di renderla più facilmente riciclabile.
Si potrebbero siglare gli elettrodomestici affinchè se dispersi nell'ambiente si possa risalire a chi lo ha comprato.
I rifiuti organici si potrebbero lasciare in recipienti nei giardini per farne concimi.
I liquami fognari possono essere utilizzati in processi chimici finalizzati alla produzione di idrocarburi.
Le sigarette di tabacco dovrebbero essere confezionate senza il filtro, mentre la produzione di chewing-gum dovrebbe essere abolita.


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